Selezione Hip Hop di Marzo

V-Don & Estee Nack sono senza ombra di dubbio due dei principali top player del panorama underground statunitense. Il primo, proveniente da Harlem, alle macchine di produzione non ha eguali, grazie ad una impronta stilistica inconfondibile, ruvida e tetra, tipicamente newyorchese, che gli ha permesso di collaborare con i migliori MCs underground della scena; il secondo, dotato di stile, flow e voce unici ed eccezionali, originario di Lynn (Massachusetts), è sicuramente uno dei piu’ geniali ed originali liricisti in circolazione. Il loro album in collaborazione BRAP arriva quasi inaspettatamente, ma si candida subito ad essere uno dei migliori dischi del 2023.

The Great Escape di Larry June e The Alchemist è uno degli album che probabilmente attendevamo di più in questi ultimi anni. The Alchemist è da secoli che non sbaglia un colpo, o forse non ne ha proprio mai sbagliati. Se ormai non è entrato nella vostra top 5 dei producers di tutti i tempi, forse avete fumato troppo e siete in preda a un viaggio delirante. Come sempre il nostro Alchimista preferito sa modellare e trasformare i propri suoni, plasmandoli a seconda di chi ha davanti, senza farne perdere i propri connotati. La simbiosi con il rapper di San Francisco, Larry June, di cui da anni vi tessiamo le lodi, è perfettamente riuscita. Il rapper californiano ormai è una delle nostre fonti motivazionali preferite. Il suo rap è un vademecum ed esempio su come godersi la vita, gestendo le proprie finanze al meglio, adottando uno stile di vita “organico” e rimanendo focalizzati sui propri obiettivi.

Dicono che i piccoli revolver calibro “38 special” siano ancora i più affidabili, così, ugualmente, lo è il rap di 38 Spesh. Lasciate perdere fronzoli e forzature sceniche, se c’è qualcuno su cui potete fare affidamento per del rap di strada autentico, per adulti, senza fesserie e invenzioni, la persona adatta è questo rapper veterano di Rochester (New York) . Il suo ultimo progetto,  “Gun Smoke” è puro “street lyricism at its finest”, dove si dicono le cose come stanno e su cui non ci si può sbagliare.

CONWAY, da buon leader quale è, come Lebron ai Lakers, sta cercando di costruirsi una nuova squadra di tiratori scelti attorno, dandogli l’esposizione che meritano ed aiutando la squadra ad alzare il livello complessivo per puntare al titolo. Il vice-capitano del team Drumwork è Jae Skeese, ormai, lanciato anch’egli, grazie agli assist della Maquina, a ritagliarsi, passo dopo passo, un ruolo negli all-stars dei liricisti del panorama attuale americano. Pain Provided Profit è solo un assaggio delle potenzialità del team Drumwork: 7 tracce dove Conway The Machine e Jae Skeese si scambiano barre esplosive, affiancati, in qualche brano, dal resto dei membri dell’etichetta capitanata dalla Macchina.

Il rapper di Rochester (NY), appartenente alla DaCloth, negli ultimi è stato spesso protagonista nelle pagine di questa rubrica, grazie alle sue rime crude, il flow pulito e una voce immediatamente riconoscibile. Il suo rap di strada, freddo e glaciale, che tanto ricorda il rap dei Mobb Deep, raramente rivelava fragilità e problemi personali. Lungo il suo ultimo, Heal In, invece Rigz, si apre ai suo fan e ascoltatori rivelando alcuni episodi più intimi della propria vita, non ultimo il problema alle corde vocali che avrebbe potuto impedirgli di continuare a fare musica. Il tutto ovviamente senza rinunciare alle massicce dosi di crudo e verace street rap a cui ci ha abituato in passato e che ci ha fatto andare fuori per Rigz.

Il rapper di Charlotte (North-Carolina), Lord Jah-Monte Ogbon,  torna con un nuovo progetto prodotto interamente da Buck Dudley, producer noto per le frequenti collaborazioni con Crimeapple. Lo stile e il flow non ortodossi di Jah Monte ricordano le pennellate di un pittore astratto, che sulle tele sapientemente preparate da Buck Dudley, si lascia guidare dalla propria creatività e originalità. Sicuramente Highly Favored sarà un progetto unico e totalmente differente da tutto ciò che avrete sentito in questo bellissimo, musicalmente parlando, Marzo.

Questa recente ondata di Rap underground neoclassico è diventata uno tsunami, che ha travolto tutti i continenti o quasi. Vi proponiamo allora questo nuovo progetto sporco e ruvido come ci piace che arriva direttamente dalle strade di Caracas, Venezuela. In METAL, Lil Supa a.k.a Marc Ginale, 3M5 & Nichess One sparano rime grezze come una metralleta, su beat freddi come metallo e polverosi come le strade del Venezuela.

Anni fa non avremmo mai pensato di doverlo dire, ma oggi in Italia ci manca come il pane il Rap spaccone, duro e senza peli sulla lingua, fatto bene, come si deve, dove le barre si susseguono e ti fanno esclamare “uoo” . A Cagliari, Ibo Montecarlo e i Mentispesse sono sempre stati i nostri spacciatori preferiti di barre e rime ignoranti, mentre Il producer isolano, Dj Yodha, fornisce a Ibo i beat crudi adatti da infilzare con il proprio rap affilato come una pattada.