Wavy Da Ghawd: 
«La scena Hip-Hop underground è il mio Eden».

Abbiamo intervistato Wavy Da Ghawd, un produttore che, grazie alle sue collaborazioni frequenti con rappers del calibro di Rome Streetz, Eddie Kaine, Rim, Ty Farris e altri, sta contribuendo pesantemente alla scena underground di Brooklyn (New York) e non solo. Ci ha raccontato delle sue origini, come produce i suoi beats e molto altro…

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Prima di tutto, grazie Wavy Da Ghawd per dedicarci il tuo tempo, lo apprezziamo molto e congratulazione per la tua ultima release  “Ghawd’s Eden”, dove hai prodotto beats per alcuni dei migliori MC’s della scena underground americana e non solo: da Rome Streetz, Ty Farris, Eddie Kaine a Planet Asia e Asun Eastwood. Solo per nominarne alcuni. Puoi raccontarci com’è nato questo album e qual’è il processo che ti ha guidato alla sua realizzazione?

WAVY DA GHAWD: “In realtà mi ci sono voluti circa 3 anni. Ho accumulato una scorta di musica e la gente che ha collaborato al mio album sono amici e gente della scena con cui ho avuto rapporti negli ultimi 3-4 anni. Dopo un po’ mi sono sentito che avrei potuto pescare dei brani dalla botte e formare un album-compilation.

L’ho chiamato GHAWD’s Eden perchè la scena Hip-Hop underground è sempre stato il mio luogo di pace, il mio giardino dell’Eden. Mi ha permesso di esprimere il mio talento.

Chi sono stati i rappers con cui eri più eccitato di dover lavorare e quelli il cui stile è stato in qualche modo una sfida per te? Quali sono le tue produzioni preferite dell’album?

WAVY DA GHAWD: “Il rapper più impegnativo? Bene, direi che ogni persona in questo progetto è stato meticoloso, è stato un “viaggio” tranquillo creare queste canzoni. Noi tutti condividiamo le stesse idee per quanto riguarda la costruzione di un brano. Le mie tracce preferite qui sono “1000 volts”, “Loyalty”, “Gold Flute Glass” e “Wait’n””.

Puoi raccontarci esattamente di dove sei e quali sono le tue radici? Secondo te quali sono le cose del posto in cui sei cresciuto, che ti hanno reso ciò che sei oggi?

WAVY DA GHAWD: Mio padre è italiano e francese e mia madre è di origini della Guyana, nelle Indie Occidentali (Caraibi), e sudamericane. Sono cresciuto in una casa dalle tradizioni caraibiche, non ho mai davvero conosciuto mio padre

Un sacco di musica calypso e soca, gospel, soul anni ‘80, Jazz Brazilian, quella era la mia musica di sottofondo da bambino. Vengo da una famiglia di creativi: mio nonno era un ingegnere meccanico, i miei zii erano musicisti, la maggior parte della mia famiglia sono artisti e pittori. La creatività scorre dentro di me e nella mia linea di sangue.

Come hai iniziato a produrre? Chi ti ha influenzato di piu’ nell’intraprendere questo percorso? E con quale strumentazione hai iniziato a fare i beats?

WAVY DA GHAWD: “Prima vivevo in una fattoria nel mezzo dell’ America, in pratica ho vissuto nei boschi per un lungo periodo. Ero davvero annoiato e ho dovuto trovare uno sfogo. Ho sempre voluto fare beats, sono sempre stato legato all’HipHop la maggior parte della mia vita, ma questa mia fascinazione e guardare mio cugino e soci che producevano ai tempi, mi ha ispirato.” 

Come si è evoluto il tuo modo e il tuo stile di produrre nel corso degli anni? Come produci i beats ora?

WAVY DA GHAWD: “Ho iniziato con un laptop HP da 200 usd, usando Fl studio 12. Lo scenario sonoro è cambiato quando mi sono convertito all’MPC. In realtà, ho imparato ad usare l’MPC solo all’inizio della pandemia. Ho imparato a usarlo dai miei amici, ora sono solo più tecnico sulle scelte dei campioni e sulle selezioni della batteria.”

Quali sono le tue maggiori influenze musicali e fonti d’ispirazione, sia per quanto riguarda l’Hip-Hop, ma soprattutto al di fuori? Puoi fare il nome di alcuni dei tuoi album non Hip-Hop preferiti?

WAVY DA GHAWD: “Onestamente non posso indicare un LP specifico fuori dall’hip hop. C’è una grande varietà di musica che amo: Fotto con la musica psichedelica, il vecchio soul, Premo (DJ Premier n.d.r.), Rza, Madlib, Doom, Dilla ispirano il mio suono”.

Qual’è il tuo posto preferito a New York dove scovare dischi? E quando devi campionare un pezzo, cosa cerchi o cosa ti ispira subito?

WAVY DA GHAWD: “Solitamente scavo tra le vecchie colonne sonore degli anime in digitale. La mia ragazza mi ha appena iniziato ad andare a scovare i vinili. Vado al Rotten Island records quando cerco dischi.

Spesso collabori con Rome Streetz: com’è nata questa vostra connessione? Come vi siete incontrati?

WAVY DA GHAWD: “Nel 2018, quando mi sono trasferito a New York, il primo rapper che ho incontrato è stato Rome. Rim e Sauce Heist vivono nelle vicinanze, da quando ho iniziato a dargli dei beats a tutti loro, si sono sviluppati i nostri rapporti. Questi ragazzi e molti altri sono diventati una parte importante della mia carriera.

Esiste, dal tuo punto di vista, un ritorno di un interesse generale verso il suono Hip Hop classico tipico di New York? Qual’è la tua percezione e gli artisti (producers ed emcees) coinvolti in questa scena quali errori dovrebbero evitare per rimanere rilevanti?

La gente sta iniziando a cercare maggiore sostanza piu’ di ogni altra cosa.

Io voglio davvero aiutare e contribuire a quel suono classico e a superare lo stigma che questa musica sia per tutti.

Significa stile, maturità, schemi ritmici di poesia creativa…

Oggi la maggior parte degli artisti hanno l’idea che l’immagine li porterà avanti,

ma in realtà solo talento e carisma determinano chi sarà il Re o la regina.

Con quali MCs con cui non hai ancora collaborato ti piacerebbe lavorare? Chi c’è nella tua lista dei desideri?

WAVY DA GHAWD: “Ghostface, Rae, Freddie Gibbs, Rass Kass, Stove God Cooks, Mach Hommy.” 

A cosa stai lavorando ora?

WAVU DA GHAWD: “Sto mettendo insieme un po’ di robe , tapes di beats. Ho un progetto con Asun Eastwood , Chyna Streetz (affiliata di Bad Influnyce) , Mah Yah (Mc della West coast). Ho anche delle sorprese✌️”.

 

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