Abur
Sono Abur.13 e faccio graffiti dal 2006. All’epoca ero semplicemente affascinato da ciò che si poteva fare con una bomboletta – quell’energia grezza, i colori, gli stili, l’atmosfera. Non avevo idea di dove mi avrebbe portato tutto questo, ma sapevo subito: questa è la mia strada. Vengo da Chemnitz, Germania – è lì che ho fatto i miei primi tag, disegnato i miei primi sketch e iniziato a muovere i primi passi nella scena. Una delle mie prime influenze è stata in realtà un videogioco: Getting Up per PS2. Può sembrare folle, ma quel gioco mi ha insegnato molto sul mondo dei graffiti: come conquistarsi il rispetto, cosa significa davvero “Getting Up” e che c’è molto di più nei graffiti rispetto alla semplice vernice su un muro. Negli anni iniziali ho provato di tutto. Tag, throw-up, sketch, wildstyle – qualsiasi cosa mi capitasse sotto mano. Assorbivo tutto: stili, tecniche, struttura delle lettere. Poco a poco ho trovato il mio flow: linee pulite, forme dinamiche e lettere che danzano. Mi piace quando un pezzo ha movimento – quando c’è vita dentro.
