Eto & Futurewave: «Siamo i poeti morti. I senza voce con la voce»

In occasione dell’uscita di “Dead Poets”, abbiamo intervistato il rapper di Rochester (NY) Eto e il produttore canadese Futurewave, per parlare in modo approfondito del loro album e del concept dietro ad esso e della dedizione professionale alla loro arte, tuffandoci tra le righe di questo bellissimo disco.

LEGGI L’INTERVISTA IN LINGUA ORIGINALE »

Ciao ragazzi, apprezziamo molto la disponibilità nel rispondere alle nostre domande, mentre attendiamo con ansia l’uscita di questo album, attesissimo dai vostri fan, che avete intitolato “Dead Poets”. Quindi, cosa vi ha portato a collaborare e realizzare questo album insieme? Come vi siete incontrati e avete trovato un terreno comune per realizzare questo album?

ETO: Pace! Anche noi vi apprezziamo ragazzi. La colpa è di Daniel Son (Rapper canadese n.d.r) ha, è un mio grande compare, grazie al quale sono incappato nella “corrente” di Futurewave. È stato inaspettato. Abbiamo semplicemente congiurato ed è venuto fuori dal nulla, man. Ogni cosa accade per una ragione.

FUTUREWAVE: Qualche anno fa io ed Eto abbiamo avuto l’idea di collaborare su un progetto. Sapevo che dovevo dedicare del tempo per creare qualcosa adatto a lui e mi dovevo anche assicurare che avessimo un buon business plan dietro ad esso. Nel momento in cui ebbi dello spazio per concentrarmi nella produzione di un progetto intero, ho contatto FXCK RXP per vedere se loro fossero interessati ed ovviamente lo erano, perciò ho cominciato a cucinarlo.

Futurewave, cosa ti ha spinto a collaborare con Eto più di ogni altra cosa? Cosa pensi lo differenzi dagli altri MC?

FUTUREWAVE: Eto  è una leggenda, quale producer nell’ underground game non vorrebbe lavorare con lui? La musica che fa lui colpisce su altri livelli, puoi capire che lui l’ha veramente vissuto. Io percepisco e condivido il suo dolore.

Eto, immaginiamo che di solito tu abbia molte richieste di lavorare insieme da diversi produttori underground: dunque, cosa hai trovato nella visione, nelle vibrazioni o nel modo di lavorare di Futurewave che ti ha convinto a realizzare un progetto intero insieme?

ETO: Non cercavo o guardavo ad alcunché , e’ stato naturale e reale! Ad un certo punto non me ne fregava più di quanto fosse pacco il rapper bastava che venissi pagato…lol…Ma non posso mai soprassedere con i producers… Devono avere il sound giusto!!! E Futurewave ha un orecchio attento quanto il mio… Lui ha del talento naturale, doveva accadere.

Futurewave, Eto è di Rochester (NY), tu sei di Toronto (Canada), anche se non è così lontano, c’è un confine in mezzo. Vi siete incontrati in uno studio o è successo tutto da remoto? Com’è stato per te avvicinarti al modo di lavorare e allo stile di Eto? Il fatto che sia anche produttore ha influenzato il tuo modo di lavorare?

FUTUREWAVE: Il progetto è nato durante il COVID, quindi purtroppo è stato tutto realizzato a distanza. Inoltre, non vado negli Stati Uniti dal 2019, ma Eto ed io ci beccheremo nel momento in cui avrò sistemato la mia situazione. Per quanto riguarda il modo in cui ci siamo approcciati alla realizzazione di questo album, per prima cosa gli ho mandato una cartella di 10-15 beat, poi ha scelto quelli che voleva e poi, se fosse stato necessario, ne avrebbe richiesti altri. Dopo che tutte le tracce sono state registrate, sono entrato nella mia mentalità da produttore e ho iniziato a fare il pignolo su tutto, aggiungendo i tocchi e le atmosfere di cui le canzoni avevano bisogno.

Da dove è nata l’idea di intitolare l’album “Dead Poets”? Chi sono e cosa rappresentano dal vostro punto di vista i “Dead Poets”?

FUTUREWAVE: Questo è un concetto con cui è arrivato mio fratello Eto, la sua risposta sarebbe la migliore rappresentazione di quello che è.

ETO: Non arrivo mai con un titolo prima, e’ innaturale. L’idea mi arriva man mano che la cosa procede …non c’è dubbio nel dire che è da attribuire a Futurewave la “colpa di ciò” comunque, ah m’immagino tutto solo nel momento in cui ascolto… e non in molti riescono a farmi calare in quel groove! Noi siamo i poeti morti!  I senza voce con la voce!!”

Eto, negli ultimi due anni sei stato abbastanza quieto riguardo alla pubblicazione di nuova musica, rispetto ai precedenti anni pre-pandemia. Come mai? Hai avuto difficoltà a trovare nuova ispirazione, sei stato impegnato con qualcos’altro, come, per esempio, produrre per altri, o cosa?

ETO: Nah man , Io sono la mia ispirazione… i miei figli – voi ragazzi siete la mia ispirazione…fare il genitore, diventare l’uomo che sono e la vita non mi concede scuse per una mia assenza! Questa è la mia motivazione – ma la verità è che non ero esaltato. Non ho fretta di farmi sentire! Ovunque è così… tutti posso essere chiunque oggi come oggi..  Ho fatto incazzare la “casa felice”!! Ne sono orgoglioso …perciò quando il momento è quello giusto, allora è il Momento!! Prendetevi il vostro tempo!!!

Futurewave, forse qualcuno ancora non conosce il tuo nome, ma hai prodotto interi album per artisti come Boldy James, Rome Streetz, Al Divino, Daniel Son, solo per citarne alcuni: un curriculum straordinario per chiunque sia sintonizzato sulla scena Hip-hop underground. Ma quando è iniziata davvero la tua carriera di produttore e cosa ti ha portato a iniziare a fare beat?

FUTUREWAVE: Direi che la mia “carriera” è iniziata davvero nel 2017, quando ho lavorato per la prima volta con Daniel Son, prima ancora suonavo e facevo musica con gli artisti locali del mio quartiere. L’hip hop fa parte della mia vita sin da quando ero bambino e sapevo di volerne far parte, ma è stato il 2017 quando ho iniziato a pagare alcune delle mie bollette con questa musica, quindi immagino si possa dire che la mia carriera è iniziata in questo anno.

Ragazzi, avete trovato subito la formula per “Dead Poets” o è stato un lavoro travagliato, in cui avevate scartato e tagliato diverse cose prima di trovare la formula giusta?

ETO: Una volta che il discorso è settato, non mi guardo piu’ indietro! È il momento…Non è un cosa che forzo .. non è mai un lavoro travagliato per me, tuttavia lo prendo molto sul serio!! Questa è la formula!

FUTUREWAVE: Non proprio, ho cambiato qualche beats ma per la maggior parte è stato un processo facile una volta che la situazione è stata trovata per il progetto.

Cosa vi ha portato a scegliere le collaborazioni in “Dead Poets”? E per quanto riguarda l’artwork della copertina? Chi l’ha realizzato?

ETO: Scelgo coloro con i quali collaboro solamente in base al beat su cui li voglio sentire, lol. Non m’interessa quanto forte sia, alcuni beats non sono per quel tipo!!! Semplice!!! Ora, a proposito dell’artwork… cristo santo ..PAZZESCO!!!!!!!!

FUTUREWAVE: Eto ha scelto i featurings. La mia unica richiesta era di avere Daniel Son sopra, provo a coinvolgerlo in ogni mio progetto, ma ciò è stato facile perché Eto e Daniel Son hanno già un rapporto solido. Per quanto riguarda l’artwork, l’ha composto my man RDRB, lui ha architettato il tutto. Il tipo è un genio.

Qual è la vostra canzone preferita dell’album e perché?

ETO: Non ne ho di preferite, mi assicuro sempre di amarle tutte oppure non troveranno spazio…Non registro mai 40 canzoni solo per sceglierne le migliori 10!!! I miei brani sicuramente passeranno la selezione!! NIENTE cose così e così.

FUTUREWAVE: A dire il vero, questa è una domanda difficile perché quando “produco” un album il mio obiettivo è rendere ogni brano il mio preferito. Con Dead Poets sento di aver raggiunto questo obiettivo, ogni brano ha uno scopo.

Qual è stata invece la traccia che vi ha creato maggiori difficoltà e che inizialmente non vi ha convinto al 100%, ma poi vi ha fatto cambiare idea?

FUTUREWAVE: All’inizio non ero un grande fan di “Did You Hear” con G4. Non era con i versi che avevo problemi, ma con il beat, non sapevo come inserirlo nell’album, perché avevamo già quel tipo di vibe e non volevo che il suono fosse ripetitivo. Perciò ho creato un beat che sposasse il concept perfettamente.

ETO: Come risposta a questa domanda vale ugualmente quella di prima lol

Cosa pensate renda questo album speciale e unico?

ETO: Questo è qualcosa con un approccio poetico lol. Ho raffinato la mia arte…

FUTUREWAVE: È la direzione che ha preso Eto. Questo è un concept album e l’intero disco ha una certa vibrazione, dai beats, alle liriche, si combina tutto perfettamente.

Eto, stai già lavorando a qualcos’altro? Possiamo aspettarci altre tue uscite quest’anno? Ad esempio, sogniamo di sentire te e The Alchemist lavorare insieme per un intero Lp lol

ETO: Sto lavorando su un sacco di cose, con dedizione e cortesia! Preparatevi!!!! La questione The Alchemist è sulla scrivania!!! Grazie per averci ospitato!! Abbiamo appena iniziato.

E Futurewave, tu? Hai già messo nel mirino qualcuno per un imminente lavoro di collaborazione? E con chi sogni di collaborare più di chiunque altro e perché?

FUTUREWAVE: Ho molti progetti pronti per il 2023, il mio piatto è pieno, alcune collaborazioni di ritorno e altre nuove. Tutto quello che posso promettere è che il 2023 sarà il mio anno più importante. Sono un grande fan dei Wu Tang, quindi il mio sogno è costruire e collaborare con i Wu, Raekwon in particolare.

 

NON PERDETEVI IL NUOVO ALBUM “DEAD POETS” DI ETO E FUTUREWAVE, FUORI ORA!!!

 

POTREBBE INTERESSARVI ANCHE LA NOSTRA ULTIMA INTERVISTA CON ETO:

https://www.throwup.it/art-of-bars/intervista-eto-le-mie-rime-chi-sa-di-cosa-parlo-capisce/

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati