Mes3
Motivato dall’estetica e dal design calligrafico, Mes3, come molti altri writer nella città di San Paolo, inizia la sua carriera attraverso i pixação. L’ispirazione a dipingere gli venne dopo aver frequentato alcune lezioni in un laboratorio tenuto da “dois mil?” I suoi primi punti di riferimento derivano dal mondo dell’Hip Hop, scoperto grazie a riviste e videoclip stranieri, che influenzeranno molto il suo stile.
Ben presto capisce che i graffiti avrebbero potuto rappresentare per lui un’ancora di salvezza da vizi e problemi, costituendo una genuina relazione con le lettere che nonostante vari ostacoli, rappresenta oggi tantissimo per lui.
Questa maturità e l’audacia di comprendere la connessione tra l’artista e il suo lavoro, si traducono in un’opera la cui base è ben riconosciuta. Consapevole che l’evoluzione dev’essere costante, crede che le sue opere più recenti siano sempre le migliori.
Utilizza elementi che si ripetono, come frecce, corone e stelle tagliate. Le sue lettere sono affilate e hanno un flow pieno di movimento, un design dinamico e sciolto che interagisce con lo spazio in cui sono inserite.
Crede nella potenza comunicativa tra supporto e strumento, nel caso dei graffiti tra muro e le mani dell’artista. Per questo Mes3 non utilizza bozzetti o sketch, incarnando ed esprimendo, attraverso il suo lavoro, l’effervescenza della città.
La natura effimera dei graffiti, e specialmente delle scritte, dimostra che non è facile essere capiti, e che spesso il messaggio viene rifiutato a priori dalla collettività. Tuttavia questo aspetto non rappresenta per lui un ostacolo, ma costituisce l’essenza stessa dei Graffiti e la motivazione nel continuare a farlo con disciplina e dedizione, pur avendo certezza che i suoi lavori saranno subito rimpiazzati da muri grigi. È proprio questa perenne lotta che concretizza sopra ai muri, che provoca, dialoga e suscita emozioni e pensieri nelle persone che lo vivono.
