Selezione Hip Hop di Giugno

Abbiamo preparato delle brevi recensioni per guidarvi all’ascolto di alcuni dei migliori progetti Hip-Hop del mese, selezionati per voi dalla redazione di Throw Up Magazine. Sintonizzatevi sulle nostre playlist di Spotify e… Buon ascolto!

The Course Of The Inevitable Lloyd Banks

La G-Unit, per chi è cresciuto con il rap della decade 2000-2010, ha rappresentato l’ultima grande fiammata del gangsta rap newyorkese, quando ancora era capace di influenzare i trend e dominare le classifiche mondiali, prima che la palla passasse alle nuove sonorità che arrivavano dagli stati del Sud. A più di dieci anni di distanza dal suo ultimo disco solista, è tornato con un nuovo album, intitolato “The Course Of The Inevitable”, colui che è sempre stato considerato il più dotato liricamente tra i membri del super gruppo newyorchese e quello che sicuramente ne incarnava l’anima più underground e hardcore, ovvero Lloyd Banks. Durante il periodo G-Unit, la personalità potente e ingombrante di 50 Cent, forse, ne aveva messo in ombra le incredibili qualità. Oggi, che il mondo musicale è cambiato ad una velocità supersonica, tanto che quel periodo, sembra già giurassico, Lloyd Banks torna con un’ importante dimostrazione di forza.

L’MC del Queens (NYC) è, infatti, rimasto fedele a se stesso, ai suoi valori, e nemmeno la sua musica, con ciò che rappresenta, è cambiata per inseguire le nuove mode. Per questo all’interno del disco troviamo alcuni dei più validi street lyricists viventi. Solo coloro che sono in grado di sedersi allo stesso tavolo di Lloyd Banks, come Ransom, Benny The Butcher, Freddie Gibbs, Styles P, Vado. Niente nomi di grido e tendenza, per attirare nuovo pubblico.

La coerenza di “The Course Of The Inevitable” ha pagato, però, anche a livello di classifiche e successo, nonostante sia una produzione totalmente indipendente. Un segnale importante per un mercato, ormai, saturo dell’immondizia con cui le grandi etichette e piattaforme hanno inondato il mainstream. Forse, c’è una fetta sempre più consistente di pubblico disposta a investire in quello street rap di qualità, spesso relegato all’underground.

Se7en Ransom

Quando la frustrazione di vedere per anni il proprio talento e lavoro sottovalutati, la sete di vendetta e di rabbia, ti può accecare, ma se questi sensazioni vengono incanalate in un nuovo spirito competitivo, potrebbero spingerti a superare te stesso. E’ il caso del fenomenale MC del New Jersey, Ransom, che da quando ha ripreso in mano il microfono, a fine 2019, è, infatti, in una rincorsa inarrestabile. Colpo dopo colpo sta lavorando al corpo la scena Hip-Hop americana, determinato a farla cedere e vedersi, finalmente, riconosciuta la propria grandezza, portandosi a casa il titolo di miglior “pound-for-pound”. ( Per ThrowUp Magazine, grazie alla sua serie Director’s Cut con il producer canadese, Nicholas Craven, già l’anno passato si era guadagnato il titolo di l’MVP. Leggi qui l’intervista che ci ha rilasciato in esclusiva: intervista a Ransom ).

Ransom, nonostante una carriera, ormai, quasi ventennale alle spalle, è probabilmente, ora, all’apice della sua forma. Il temporaneo ritiro, probabilmente, gli ha permesso di meditare e rimettere insieme i pezzi per tornare più forte di prima. Infatti, con questo nuovo progetto Se7en, ispirato ai sette peccati capitali e al geniale thriller con Morgan Freeman e Brad Pitt, riprende da dove aveva lasciato nel 2020. Oramai, possiamo affermare che Ransom abbia raggiunto un livello di maestria al microfono, che non rappa nemmeno più, ma predica insegnamenti di vita. Troppo le perle che potremmo citare, lasciamo a voi il piacere di coglierne il più possibile.

Unlearning Vol.1 Evidence

Unlearning Vol.1” è il nuovo progetto solista del rapper membro dei Dilated Peoples ed ex-graffiti writer di Venice Beach, Evidence, considerato, ormai a tutti gli effetti, un’istituzione della scena underground della Città degli Angeli (Los Angeles). Ancora una volta,il rapper, all’anagrafe Michael Perretta, da prova della sua spiccata creatività e capacità di esprimere  le proprie sensazioni e riflessioni con intelligenza e abilità, attraverso lo “slow-flow”, diventato marchio di fabbrica durante la sua ventennale carriera al microfono.Infatti, l’MC di Venice Beach, ha raggiunto una maturità artistica ed umana, che gli consente di analizzare con lucidità le proprie esperienze di vita in quanto uomo, ormai, sulla quarantina, e padre di famiglia. Il tutto accompagnato da una maestria sul microfono affinata negli anni, un tappeto musicale eccezionale, confezionato da alcuni dei più forti produttori della scena underground americana, tra cui The Alchemist, Daringer, Animoss, V-Don, Mr.Green, Khrysis, oltre allo stesso Evidence.

Inoltre, Evidence sembra aver trovato nuova ispirazione e linfa nel movimento underground di cui vi abbiamo parlato in precedenza. Ecco spiegati i nomi degli ospiti su Unlearning Vol.1 e da Conway The Machine e Boldy James, di casa Griselda, a Fly Anakin e Navy Blue.

Genesis 1:27 Rome Streetz x Ankhlejohn

Per chi segue le pagine del nostro magazine i nomi del MC di Brooklyn, Rome Streetz e di quello di Washington D.C., Ankhlejohn, non suoneranno di certo nuovi. Il primo è reduce da una collaborazione epica con DJ Muggs dei Cypress Hill, qualche mese fa, candidata già di diritto ad essere uno dei dischi dell’anno. Il secondo, continua ad alimentare con grande consistenza la sua solida nicchia di ascoltatori con progetti di incredibile qualità.

Entrambi sono tra i migliori prodotti dell’eccezionale momento d’oro della scena underground statunitense e grazie alla loro delivery unica ed originale, oltre che per merito di una grande etica lavorativa, sono stati capaci di costruirsi un’identità immediatamente riconoscibile e distintiva. In Genesis 1:27 hanno, così, deciso di unire le forze, riuscendo nel difficile compito di amalgamare stili e personalità così forti e particolari, in un album di ottimo spessore lirico e qualitativo, dove il contrasto tra i samples e il rap crudo dei due rapper, creano l’atmosfera underground dei bassifondi.

Real Late Peter Rosenberg

Peter Rosenberg, DJ e conduttore di una delle emittenti radiofoniche più importanti e influenti del rap game newyorchese e internazionale (Hot 97), è da anni ormai, uno dei giornalisti più preparati e addentro alle dinamiche della scena Hip-Hop della Grande Mela. Un vero appassionato e studente di questa cultura, attento a quello che succede nel mainstream, come nel suo sottostrato.

Rosenberg è stato, infatti, uno dei primi “addetti ai lavori”, parte di una piattaforma influente, ad interessarsi a questa “nuova” scena underground, estremamente ricca di talento. Oltre ad invitarne alcuni esponenti nella sua trasmissione radiofonica, è riuscito, anche, ad orchestrare un album che tende un filo tra la golden-age newyorchese a questo periodo di rinascimento della scena underground statunitense e tenta così di immortalarne l’importanza storica.

In questo nuovo album-compilation, intitolato, appunto, Real Late, come la trasmissione che conduce in tarda serata su Hot 97, Peter Rosenberg mette a fianco, su beats selezionati accuratamente, leggende che hanno scritto la storia dell’Hip-Hop della Grande Mela, come i membri del Wu-Tang, Method Man e Ghostface Killah, a Roc Marciano, ad alcuni dei più importanti esponenti della nuova scena underground americana, da Westside Gunn a Eto e Flee Lord, passando per Fly Anakin, Jay NiCE o Vel The Wonder. Real Late contiene diversi bangers per i nostalgici del rap classico della golden era, in una nuova ottica contemporanea.

Less is More Pacman da Gunman

Pacman da Gunman, è un rapper classe ‘91, nato e cresciuto a Crenshaw, Los Angeles, casa del, compianto, grande Nipsey Hussle (R.I.P), il quale con il suo incredibile carisma, genio e visione, attraverso il suo esempio, ha salvato la vita a tantissimi ragazzi, non solo del suo quartiere, ma di tutti i ghetti d’America, indicandogli la via da seguire per realizzare i propri sogni, nonostante vite, spesso, predestinate.

Pacman da Gunman ha avuto la fortuna di seguire da molto vicino il sentiero tracciato da Nipsey, tanto da entrare a far parte della All Money In, l’etichetta discografica fondata dal defunto leader e visionario e suo fratello Blac Samm. Il suo nuovo disco Less Is More, è, infatti, un progetto che rappresenta, sia con le sue sonorità che attraverso le sue liriche, essenzialmente quello che è il “gangsta rap” losangelino oggi. “Gangsta”, però, come ha insegnato Nipsey, non nel senso di esaltazione di violenza e droga, ma, invece, come adesione a determinati codici e valori (oltre che di  senso appartenenza alle gang dei Crips) e alla mentalità di autorealizzarsi con i propri mezzi, contribuendo alla crescita, anche, della comunità in cui si vive.

Forme Olympique Middle Season Tedax

La scena underground francese sforna ogni anno giovani promesse, tra le quali non possiamo non includere Tedax Max, fuori da poco con il suo nuovo album solista, Forme Olympique: Middle Season. Il sequel del suo primo progetto, Forme Olympique, trasuda rap allo stato puro: rime, punchlines e stile da vendere che catapultano Tedax tra i talenti più interessanti di questo 2021.

Forme Olympique:  Middle season rappresenta, per la Francia, un nuovo punto di partenza sintomo della ri-esplosione del rap più classico che predilige i liricisti, così come è avvenuto in America con Griselda. Tedax rimette finalmente  sotto i riflettori la tecnica, la credibilità e l’attitudine, con un nuovo album che non può essere relegato soltanto al circuito underground.

Artefatto III Kronos Kroniko e Jay Bee Vibes

La buona notizia per il Rap italiano è che l’influenza delle vibrazioni positive della scena underground e lo-fi oltreoceano sta attecchendo e trovando validi rappresentanti anche nel nostro paese.

L’innovazione e la freschezza rappresentata da questo movimento, consiste, principalmente, nell’approccio con cui intende la produzione, vendita e promozione della propria musica. Il proprio prodotto musicale è infatti trattato come opere d’arte da collezionare, partendo dall’artwork delle copertine, arrivando fino alle strategie di marketing, in cui la limitata disponibilità di copie fisiche in vinile e cd ed i loro prezzi sopra la media rendono il risultato finale un prodotto appetibile per collezionisti.

Dal lato musicale, una visione artistica a tutto tondo durante il processo creativo, il ritorno rielaborato dell’uso dei campioni, la rappata classica e un mixaggio grezzo delle tracce, danno un tocco vintage al tutto. L’MC Kronos Kroniko e il producer Jay Bee Vibes con Artefatto III hanno sfornato uno dei più validi esempi di questo filone di nicchia in salsa italiana, dando prova di come il genere abbia i suoi validi rappresentanti anche nel nostro paese.

gattopiratadischi.bandcamp.com

 

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