Intervista a Orghone: «Nei graffiti è la longevità che conta!»

Il writer romano Orghone ci parla dei suoi quasi 25 anni di graffiti e dei valori che questa disciplina gli ha trasmesso.

Ricordi il momento esatto in cui hai scoperto i graffiti?

Il primo ricordo di cui ho memoria dei graffiti fu nell’estate del’95 mentre andavo a vedere uno show aereo sul litorale romano con mia madre in metropolitana. Al tempo i treni erano già dipinti. Tutte quelle scritte mi fulminarono anche se non sapevo cosa fossero .

Raccontaci del tuo primo pezzo… Te lo ricordi ancora?

Il primo pezzo che ho realizzato è stato a febbraio del’96 su un muro vicino casa. Ricordo l’emozione di andare a comprare i primi due spray della mia vita: un argento ed un nero. Mi bastava questo per esser felice misto all’adrenalina a mille (anche se dove abito non vola una mosca…)

Ti va di parlarci delle crew di cui sei parte oggi e di quelle di cui hai fatto parte in passato?

Di crew ne ho avute diverse. Tra le più importanti, sicuramente i Genuine con cui ho fatto le prime importanti produzioni a Roma e i ho ancora un bel rapporto d’amicizia.
Attualmente faccio parte di tre crew: “Puf, Pusherz e The Death Squad”.

Raccontaci di come si è evoluto il tuo stile nel corso degli anni…

Posso dire che il mio percorso stilistico sia partito da ‘’non lettere che sembravano lettere in Wildstyle’’ ( ahahahah) a degli improbabili 3D che ho abbandonato nel 2002…. quando ho capito che dovevo studiare cose più semplici.

Quali sono i tuoi supporti preferiti (murate, treni, tela, ecc..)?

I supporti su cui amo dipingere sono i muri grezzi meglio se rovinati dal tempo. Penso che questo sia il supporto migliore dove riesco ad esprimere me stesso .

Come è cambiata la scena Romana nel corso degli anni? Hai potuto notare anche cambiamenti dal punto di vista stilistico?

Ho vissuto diversi cambiamenti della scena romana. Fino al 2002/2003 avere uno stile proprio era fondamentale poi con internet è finito tutto. C’è stato un lento appiattimento che ha portato le persone a fare cose tutte uguali . Ora quelli bravi veramente emergono subito, ma spesso durano meno. Secondo me la cosa più difficile ad oggi non è essere bravo, ma essere longevo nel tempo. Questo però può accadere solo se stai dando importanza a ciò che fai mentre spesso è solo moda del momento che può durare poco…

Quali sono i requisiti basilari sia dal punto di vista stilistico che umano/attitudinale che, secondo te, un writer deve possedere?

Dal mio punto di vista penso che l’umiltà sia la prima cosa. Poi per chi fa writing, le lettere e l’attitudine sono la cosa più importante in assoluto.

Quali sono i sacrifici più grandi (soldi, tempo, lavoro, relazioni) che un writer deve affrontare per portare avanti seriamente questa disciplina?

Sicuramente i soldi che ho speso per i materiali sono tanti , ma fortunatamente ci lavoro quindi ammortizzo le spese. Per quello che riguarda le relazioni, anche in questo sono fortunato , anche la mia compagna dipinge quindi condividiamo le stesse passioni.

Quali sono invece le soddisfazioni maggiori che questa nobile arte ti ha dato?

Sicuramente mi ha dato più sicurezza in me stesso e mi ha dato la possibilità di relazionarmi con tantissime persone provenienti da posti lontani. I viaggi che mi son fatto da solo per dipingere sono ricordi che porto sempre con me e che sono parte del mio bagaglio d’esperienza .

C’è qualche argomento che ti sta a cuore o qualche progetto/evento al quale collabori di cui vorresti parlarci?

Tra i progetti che sto seguendo sicuramente c’è Burners Mag creata con Lady Nina e Muges. Ho aperto da poco un’Associazione e vogliamo creare un bell’evento Hip Hop a Roma dove tutte le discipline street sono unite. Il progetto che ho nel brevissimo tempo è quella di viaggiare e dipingere ancora di più .

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