Kraco: lettere wildstyle dalla Francia

Abbiamo intervistato il writer francese Kraco, che ci ha raccontato dei suoi esordi con gli spray e dello stile che caratterizza le sue murate e le sue tele.

Ciao Kraco, iniziamo dalle domande di rito… Qual’è la storia dietro al tuo nome?

In realtà non c’è una vera spiegazione dietro al nome Kraco.. Semplicemente suonava bene e mi piacevano le lettere.

Quando hai iniziato a dipingere? Raccontaci delle tue prime esperienze con gli spray…

Incominciai all’età di 14 anni, insieme a molti altri, quando il fenomeno dei graffiti esplose in Francia. Successivamente mi fermai per qualche anno e ricominciai a dipingere in maniera assidua dal 2010 in poi. Il primo pezzo lo realizzai una sera sulla strada che portava alla mia scuola, insieme al mio socio Kamer, spinto dal desiderio di lasciare il mio marchio ben visibile a tutti…. era una bella pezzata con il nome ben leggibile.

Quando ti sei reso conto del tuo talento e del tuo ruolo nella scena?

Difficile da dire… Mi sono evoluto molto negli anni e lo farò sempre, soprattutto quando i tuoi amici ti fomentano.

Fai parte della crew TWE. Quando fu fondata?

The crew was founded in 1998 but I’ve been a crew member since 2010. The founder is Arone. As he says … this crew born between the school desks.

Parlaci di come si è evoluto il tuo stile negli anni…

Inizialmente ho cercato di fare cose facili da fare in poco tempo e semplici da ripetere. Oggi disegno prima su carta e cerco di dare dinamicità alle mie lettere, pur cercando di mantenerle leggibili.

Parlaci dell’adrenalina che si prova quando si entra in yard per dipingere un treno… Ti sei mai trovato in situazioni rischiose?

Il momento che preferisco è la fine, quando ammiri il pannello finito. Non mi sono mai trovato in situazioni estreme, a parte qualche volta…

Com’è la scena dei graffiti in Francia? A chi ti sei ispirato negli anni?

La scena è molto variegata. Ovunque giri trovi lettere e colori!

Che insegnamenti di vita hai tratto da questa nobile arte?

Una sorta di distaccamento “rilassato” nei confronti della società… È un po come vivere su un binario parallelo rispetto al resto della gente, è essere liberi!

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