Tag:
Smake
Crew:
DSKSMSTDK
Nazione:
Italia
Classe:
1988

Smake

Davide Smake Nuzzi, artista molisano, classe 1988, si avvicina alla cultura HipHop intorno al 2000 e dopo due anni inizia a dipingere con spray all’età di 13 anni. Da lì a breve l’amore per le lettere ha il sopravvento sulla ragione; la consapevolezza di voler imparare davvero calligrafia lo porta nel 2012 a trasferirsi a Milano, per studiare calligrafia e arti antiche, integrando nello stile classico del writing la lettera originale, calligrafica. Dopo anni di studio ed evoluzione vuole rappresentare una sorta di unione o riconciliazione tra le lettere.

La calligrafia rappresenta l’originalità e la purezza della lettera così come veniva creata e realizzata nell’antichità dagli scribi, mentre il graffito vuole rappresentare l’evoluzione che la lettera ha subito nel tempo tramite la strada, quindi il confronto con altri stili e altre visioni di essa.

Sapevo che sarei andato incontro ad un percorso difficile ma solo così, facendo ciò che amo e superando ogni ostacolo grazie alla pratica, so che realizzerò una vita piena di valore senza sprecare talento.

Un filo continuo, un cerchio che si chiude per poi riaprirsi in un altro; perché in fondo deriva tutto dalle lettere, a partire dalle origini dei primi stili calligrafici fino ad arrivare alle ultime evoluzioni e sperimentazioni di esse, tramite molte altre tecniche da poco conosciute.

Assolutamente si, l’esperienza in Palestina ha dimostrato come in qualsiasi contesto sia possibile utilizzare l’Hip Hop come metodo per affrontare le difficoltà e la sofferenza.

Da queste basi nasce il lavoro di Smake, caratterizzato da un filo conduttore unico e riconoscibile, nonostante la ricchezza di opere molto differenti fra loro. Usa pennello, pennino a china, marker o qualsiasi strumento con punta piatta, spazia dal colore acrilico agli spray, rimanendo fedele al suo stile: dal mix di segni calligrafici occidentali, rigidi, ed orientali, più morbidi, emerge una personalità decisa, a volte spigolosa, ma sempre armonica. Dal 2017 entra a far parte della storica crew TDK.

In più è stata una grande vittoria a livello personale, dimostrare alla società di non aver perso tempo negli ultimi 20 anni dietro a semplici graffiti, ma che questa è una disciplina a tutti gli effetti, uno strumento importante di crescita che aiuta lo sviluppo di moltissimi giovani (e non) in tutto il mondo.
Il mio stile negli anni ha subito inevitabilmente influenze, prima dalla grafica poi dalla tipografia e per finire dalla calligrafia. In particolare con quest’ultima si sposa benissimo, spesso, nelle lettere wildstyle ho inserito parti calligrafiche e, in generale quando ora disegno, gli stessi stick/loop dei graffiti prendono i vari ‘flow’ dai segni calligrafici. Mi piace molto il concetto di “riconciliazione” tra le lettere.
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